Una delle domande che tutti coloro che iniziano ad avere a che fare con il mondo degli investimenti e del mercato azionario si pongono è questa: quanto può guadagnare un trader? Un’altra è: il trading online ti può dare uno stipendio stabile e garantito?
Milioni di persone, ogni giorno, si confrontano con il trading, quello che fino a poco tempo fa era un settore destinato a pochi professionisti abili ed esperti dei movimenti della Borsa. Oggi, però, grazie a internet e ai portali dedicati a questo argomento, quasi tutti possono provare a entrare in questo universo pieno zeppo di opportunità per guadagnare. Se vuoi informarti meglio al riguardo, puoi visitare il sito www.tradingonline.blog.
Se possiedi un gruzzolo di soldi, messi da parte appositamente per i casi eccezionali, allora non possiamo che consigliarti di provare. Questo lavoro (perché sì, è un lavoro in piena regola) può essere svolto facilmente da casa, seduti alla propria scrivania. Ci si può confrontare la casalinga che, a parte l’impegno di portare e prendere da scuola i suoi figli, non fa che stare a casa e non ha nessun altro impegno.
Anche il pensionato può decidere di imparare a investire in Borsa online, poiché non ci vogliono alte competenze tecniche informatiche. Pure un giovane neo disoccupato con tanta voglia di mettersi in gioco può trovare in questo settore uno sbocco professionale soddisfacente e appagante. Chiunque, insomma, che abbia un computer e una connessione a internet, può mettersi ora a studiare per provare a diventare ricco investendo un po’ dei suoi risparmi.
Dov’è l’inghippo, allora? Teoricamente, quello che cercano tutti è la risposta che ti renda ricchissimo nel più veloce dei modi. In realtà, il desiderio più profondo delle persone è quello di ricevere ogni mese un compenso fisso. Non importa che lo stipendio sia incredibilmente alto, ma che arrivi puntuale nelle nostre tasche e sia sufficiente per mantenere il nostro stile di vita.
Il punto è proprio questo: il trading online non ti dà alcuna garanzia. Puoi davvero ottenere un milione di euro (investendo tanto e soprattutto puntando su azioni ad alto rischio), ma nessuno può darti la certezza che questo accadrà. Ogni puntata è come una roulette russa, con la sola differenza che qui, più ti fai le ossa e impari come funziona questo sistema, più hai la possibilità di garantirti quantomeno una minima entrata fissa.
Opzioni binarie:si può guadagnare bene?
La risposta è assolutamente si, ma bisogna conoscere bene le opzioni binarie e sapere come funzionano. Di sicuro esse sono considerate la forma di trading più apprezzata e messa in pratica sia dai trader dilettanti e apprendisti che quelli esperti e professionisti:questo perché permette, almeno potenzialmente, un ricavo quasi certo sia quando le posizioni sono in calo che viceversa.
Per comprendere meglio quanto si può guadagnare con le opzioni binarie bisogna prendere in considerazione vari aspetti tra i quali più significativi sono:
- La perdita per ogni opzione binaria
- Il guadagno in media per ogni opzione binaria
- La percentuale delle probabilità a favore di una strategia
Il terzo punto è molto importante in quanto rappresenta un valore molto collegato con il tipo di tecnica di trading che viene scelta:ogni strategia può far cambiare in percentuale il proprio guadagno e che può andare in genere dal 60 all’80 per cento.
Parlando del guadagno in media per opzione binaria, dobbiamo ricordare che rappresenta la percentuale di profitto garantito da un broker:solitamente una piattaforma di trading on line garantisce ai suoi iscritti un guadagno che varia dal 70 al 85 per cento dei soldi che ha investito.
Infine la perdita per ogni opzione binaria è facile da comprendere perché è sempre pari al 100 per cento della somma che si è investita. Altro aspetto che è importante sottolineare, sia se parliamo di guadagno con le opzioni binarie che con altri metodi on line, è legato alla tassazione fiscale:tutto quello che un trader guadagnerà non finirà nelle sue tasche, ma dovrà mettere in conto una percentuale che andrà allo stato.
Per fortuna nonostante in Italia la pressione fiscale è abbastanza invadente, per il trading le tasse non sono elevate ,ma si fermano al 20 per cento e quindi 1/5 dei profitti.