I disturbi della schiena colpiscono migliaia di pazienti e possono rivelarsi particolarmente invalidanti e comportare una serie di difficoltà nel condurre un normale stile di vita.
Spesso si tratta di una problematica che subentra all’improvviso senza una causa scatenante apparente.
Il dolore alla schiena può essere legato a diverse patologie, tuttavia sono molti i pazienti che presentano sintomi in realtà equivocabili.
Esso, infatti, può essere strettamente legato a una disfunzione dell’anca e conoscere più a fondo questa problematica può essere di aiuto per riuscire a delineare tempestivamente la natura del problema e ricorrere a trattamenti specifici e localizzati.
Quali sono i sintomi
Il dolore all’anca talvolta può essere confuso per un disturbo che affligge la zona lombare e non essere trattato con le terapie più adeguate al caso.
Ciò può essere dovuto al fatto che l’anca e la regione lombopelvica condividono l’innervazione e ciò può comportare infiammazioni associate e richiedere un trattamento terapico che interessi ciascuna delle aree colpite.
Per questo è importante identificare con più precisione i sintomi differenziali e comprenderne le cause.
Disturbo all’anca
Chi soffre di un disturbo all’anca, generalmente può avvertire dolore subito dopo aver ripreso il movimento, appena sveglio o dopo un momento di riposo e percepire un maggior sollievo dopo aver camminato.
Il dolore può interessare il livello dell’inguine fino al ginocchio oppure la parte posteriore del gluteo o laterale del gran trocantere.
Al dolore si accompagna, inoltre, una difficoltà di movimento localizzata nell’area dell’articolazione dell’anca.
Disturbo della schiena
Sintomi differenti, invece, sono avvertiti da pazienti che presentano disturbi della schiena.
Il dolore si manifesta generalmente nell’area lombare e può estendersi per tutta la gamba, fino ad arrivare ai piedi.
Ciò che può rappresentare un campanello di allarme e distinguere questa patologia da una disfunzione dell’anca è la difficoltà di deambulazione.
Le cause del dolore all’anca
Le cause di un disturbo all’anca possono essere una necrosi vascolare asettica, coxoartrosi o un conflitto femoroacetabolare, presente specialmente negli sportivi.
Patologie del disco intervertebrale, stenosi lombare associata a spondilolisi o spondilolistesi sono invece disturbi che colpiscono la schiena e l’area lombare nello specifico.
In generale, i sintomi possono essere provocati da una serie di variabili diverse come età, allenamenti non corretti, tipologia di lavoro o da un sovraccarico nel tempo delle articolazioni.
Come effettuare la diagnosi
Al fine di svolgere una corretta diagnosi è necessaria una valutazione del paziente da parte del medico specialista.
Durante l’esame medico può essere richiesta una valutazione del cammino, dell’ampiezza del movimento oppure flessioni ed estensioni, test di forza muscolare o di funzionalità.
Nel caso in cui la valutazione non fosse sufficiente a garantire una diagnosi accurata, il medico specialista potrà richiedere esami di accertamento come radiografie, risonanza magnetica o TAC.
Quali terapie sono più indicate
La terapia può variare in relazione alla patologia specifica e all’area colpita. Tuttavia, al fine di ridurre il dolore temporaneo può essere necessario ricorrere ad una cura farmacologica iniziale prescritta da parte del medico.
La fisioterapia può generare numerosi benefici per disturbi che affliggono l’anca e la schiena, permettendo un movimento dolce delle articolazioni e la loro lubrificazione.
Anche la riabilitazione fisica unita a esercizi di stretching e allungamento possono ridurre notevolmente i sintomi di pazienti con un disturbo lieve o poco diffuso.
Nei casi più gravi, lo specialista può valutare di intervenire per via chirurgica.